INTRODUZIONE
Sin dalla sua costituzione, il Progetto Monte Athos ha previsto la realizzazione di un Erbario didattico-sperimentale che fosse di utilità ai monaci per la classificazione ed il riconoscimento della flora presente nel territorio che circonda il monastero di Vatopedi.
Inizialmente, ad adempiere a questo importante compito c’è stata la mano esperta del botanico e fitopreparatore Marco Sarandrea che con occhio vigile e attento si è preso cura di tutte le piante raccolte per classificarle e prepararle in tavole consultabili dai monaci. Da alcuni anni, al botanico Sarandrea si è affiancato il Dott. Forestale Francesco Salani per proseguire i lavori di sistemazione del materiale vegetale.
Il lavoro di raccolta, classificazione, essiccazione e preparazione delle tavole definitive è tuttora in corso e costituisce il filo conduttore comune a tutte le missioni che si sono svolte e che si svolgeranno sul territorio del Monte Santo. Ad oggi questo erbario comprende un numero di quasi 350 campioni essiccati, per un totale di circa 200 specie censite.
Grazie al patrocinio e al supporto del Dipartimento DEB dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo, si stanno realizzando ulteriori tavole di specie raccolte e classificate, da poter inserire nell’erbario didattico-sperimentale depositato presso la Facoltà di Agraria dell’Università. A tal proposito si desidera ringraziare tutti i docenti che hanno contribuito alla prosecuzione del Progetto Monte Athos negli anni, in particolare i Direttori del DEB Silvano Onofri e Giuseppe Nascetti che si sono avvicendati alla guida del Dipartimento, i docenti di botanica Prof.sse Marcella Pasqualetti e Anna Scoppola.
MATERIALI E METODI
Durante i brevi periodi di permanenza al monastero sono stati raccolti giornalmente nuovi campioni vegetali e dopo essere stati classificati sono stati posti in appositi essiccatoi, all’interno di carta di giornale. I campioni di difficile identificazione sono stati comunque lavorati previa archiviazione fotografica al fine di un successivo riconoscimento botanico. Per motivi di tempo non è stato sempre possibile cambiare i fogli di giornale umidi per sostituirli con fogli asciutti in cui riporre le piante. Inoltre la presenza del gruppo di lavoro presso il monastero in periodi distanti alcuni mesi non ha permesso la continuità di cure di cui necessita la preparazione di un erbario didattico. Questo ha inevitabilmente comportato il danneggiamento di alcuni esemplari essiccati a causa dell’insorgenza di muffe. In altri casi il mancato cambio della carta ha portato all’imbrunimento di altre piante. In generale gli erbari sono stati conservati in ambienti asciutti e riparati. L’archiviazione di più repliche di piante raccolte ha comunque permesso di ottenere un congruo numero di campioni preparati per la definitiva costituzione delle tavole dell’erbario. Ai fogli ultimati è stata applicata un’etichetta autoadesiva riportante il nome scientifico, il nome comune, l’autore della classificazione, la famiglia botanica di appartenenza, la data e il luogo di raccolta, i riferimenti dei raccoglitori. Per maggiore completezza, oltre ai titoli in italiano sono state apposte le corrispondenti traduzioni in inglese e in greco. Per la maggior parte delle specie raccolte, il riconoscimento è stato effettuato secondo la classificazione APG III, mentre per alcuni esemplari è stata temporaneamente mantenuta la vecchia classificazione Cronquist, in attesa di procedere alla definitiva traslazione in APG III.
Esempio di etichetta dell’erbario
Le tavole ultimate sono state scansionate per ottenere un archivio informatizzato di tutti i campioni raccolti. Alcuni di questi file sono stati parzialmente modificati con appositi software per il fotoritocco, al fine di eliminare le imperfezioni derivanti dalla scansione, come la presenza di bordi, le aree con ombre più marcate, le impurità o alcuni piccoli residui di materiale vegetale depositati sulla superficie di scansione. In alcuni di questi campioni è stata apposta un’etichetta informatizzata, sovrapponendo all’immagine della pianta un livello superiore riportante le informazioni relative alla classificazione. Questo lavoro di archiviazione informatizzata delle tavole è tuttora in corso; l’obiettivo è quello di riportare su supporto informatico tutti i fogli d’erbario sinora allestiti. E’ anche in corso la redazione di un database riportante tutte le informazioni botaniche delle specie raccolte con associato un archivio fotografico e un sistema per condurre ricerche con criteri multipli di scelta per individuare la o le specie che si desiderano visualizzare.
Per il riconoscimento botanico delle specie e per il conseguente inquadramento sistematico sono stati utilizzati testi specialistici di classificazione, tra i quali l’intramontabile “bibbia botanica” «Flora d’Italia» di S. Pignatti (Ed. Edagricole, 1982), insieme ad altri “libri sacri” ben noti a botanici, agronomi, forestali, biologi e naturalisti. Di seguito è riportata tutta la bibliografia dei testi consultati.
BIBLIOGRAFIA
S. Pignatti, Flora d’Italia, 1982, Ed. Edagricole, (1a Edizione)
E. Baroni, Guida Botanica d’Italia, 1969, Ed. Cappelli, (13a ristampa)
T. Schauer, C. Caspari, Guida all’identificazione delle piante, 1987, (5a ristampa)
La Grande Flora a colori di Gaston Bonnier, 1990, Ed. Jaka Book Milano, (2a ristampa)
Goldstein, G. Simonetti, M. Watschinger, Guida al riconoscimento degli alberi d’Europa, 1983, (2a edizione)
Selezione dal Reader’s Digest, Guida pratica agli Alberi e Arbusti in Italia, 1983, (4a ristampa)
Selezione dal Reader’s Digest, Guida pratica ai Fiori spontanei in Italia, 1983, (4a ristampa)
O. Polunin, Guida agli alberi e arbusti d’Europa, 1977, Ed. Zanichelli (10a ristampa)
J. Coombes, Alberi (Collana Guarda e Scopri), 1992, Ed. Fabbri
T. Lafranchis, G. Sfikas, Flowers of Greece (2 volumi), 2009, Ed. Diatheo
V. Papiomitoglu, Wild flowers of Greece, 2006, Mediterranean Editions
O. Polunin, Flowers of Greece and the Balkans, 1980, Oxford University Press, (ristampa 2005)
P. Kyriaki Zannettou, The medicinal plants of Cyprus, 1998, Larnaca
Particolarmente preziosa è risultata la consultazione di alcune banche dati botaniche o siti specialistici presenti sul web:
http://dbiodbs.units.it/carso/chiavi_pub30?usr=admin&step=204&altro=0&n=760#novo
http://www.uniprot.org/taxonomy/
http://www.friendsofthewildflowergarden.org/pages/archive/archplantscient.html